martedì 29 giugno 2010

IL NUOVO SITO DI URBAN ACTIVISM!


Urban activism è cresciuto e ha un nuovo sito!
www.attivismourbano.org

(questo blog è migrato su www.attivismourbano.org)

lunedì 3 maggio 2010

BICICLETTE IN METROPOLITANA

Dal 27 marzo 2010 è finalmente possibile caricare le biciclette sulla metropolitana di Torino!
Così dicevano centinaia di cartelli con logo Gtt (in realtà ad un occhio attento il logo era un po’ modificato) nelle stazioni della metropolitana di Torino qualche mese fa. Purtroppo i cartelli erano un falso e pare che la metropolitana di Torino sia destinata a rimanere ancora l’unica nel mondo civilizzato a non consentire l’accesso alle biciclette.
Si è trattato di una bufala mediatica messa in scena da un qualche gruppo attivista per attirare l’attenzione sul problema e suggerire una possibile soluzione.
La notizia è stata prontamente smentita dai quotidiani che si sono limitati a definire buontemponi e ultrà della bicicletta i fautori dell’iniziativa. Noi invece facciamo i complimenti a questi coraggiosi emuli di Luter Blisset sperando di vedere ancora qualche altra loro azione.

martedì 13 aprile 2010

STUPIDARIO AUTOMOBILISTICO

Quando le immagini non hanno bisogno di commenti http://stupidarioautomobilistico.blogspot.com/

giovedì 25 febbraio 2010

LUCI BLU

All’angolo tra corso Novara e lungo Dora Firenze, sull’attraversamento pedonale e ciclabile comunemente conosciuto come mortale, sono apparse due lucette blu perfettamente incastonate nell’asfalto. Sono una sperimentazione di segnaletica orizzontale luminosa utile a segnalare la presenza di pedoni e biciclette al buio.
Le lucette a terra lungo le piste ciclabili sono già state utilizzate in alcune città dotate di viabilità all’avanguardia (ad esempio Copenhagen) e vederle a Torino ci riempie di gioia e di ottimismo.
Ci auguriamo quindi che alle due lucine attuali seguano quelle necessarie per completare l’attraversamento di corso Novara e poi di tutti gli incroci e passaggi pericolosi della città.

venerdì 27 novembre 2009

BICI E BASTA

Bici e Basta è una city-webCommunity che si è posta l'obiettivo di promuovere e incoraggiare l'uso della bicicletta come mezzo di trasporto, riunire tutti i ciclisti urbani Torinesi e simpatizzanti e stabilire un canale di comunicazione diretto con il comune di Torino e le associazioni piemontesi affinché si possano studiare e proporre nuovi progetti sulla mobilità ciclabile.
Bici e Basta vuole ottenere cambiamenti concreti come nuove piste ciclabili, revisione di quelle attualmente esistenti e maggiore tutela del ciclista urbano. Per questo l’utente registrato può proporre idee e a segnalare carenze e mancanze per migliorare la ciclabilità che verranno presentate e discusse con le istituzioni competenti.

Un’occasione per essere propositivi ed essere ascoltati (forse).
Iscriviamoci numerosi.

lunedì 14 settembre 2009

BIG JUMP TORINO

Dal rapporto di Legambiente sullo stato di salute del fiume Po del 2009 risulta che i livelli di inquinamento non sono così allarmanti e che il raggiungimento dei requisiti per la balneazione non sono così lontani.
Ma allora basta un po’ di volontà e un piccolo sforzo per riportare il Po ad essere un fiume pulito e soprattutto balneabile!
Con questa speranza il 13 luglio 2009 abbiamo partecipato al Big Jump, il tuffo collettivo in contemporanea in tutte le città europee (vedi Urban Activism 29 ottobre 2008), tuffandoci nel Po ai Murazzi.
Con la canicola di luglio il bagno è stato piacevolissimo e avevamo la sensazione di compiere un’azione normale e naturale più che un atto di dissenso.
Dispiace solo che gli alti vertici di Legambiente Piemonte, che hanno promosso la manifestazione, non si sono sognati neanche di infilare un piede in acqua, risultando quantomeno incoerenti e screditando un po’ gli attivisti, quelli veri, che il tuffo l’anno fatto per davvero.


rassegna stampa

domenica 21 giugno 2009

DORA E CEMENTO

Avendo a cuore lo sviluppo del progetto Torino città d'acque, che prevede lo sviluppo di parchi lungo i fiumi attraverso tutta l'area metropolitana, non si può che inorridire di fronte all'opera illustrata nella foto: in Lungo Dora Colletta è in corso una colata di cemento armato sulla sponda fluviale al fine di rialzare l'argine senza intaccare la sacra sede stradale. Vedi altre foto
Pensiamo invece siano i fiumi ad essere sacri. In tutto il mondo è in corso un processo di rinaturalizzazione delle sponde fluviali, mentre qui si cementificano. Roba da matti, quanto meno.
Se, come in questo caso, per motivi di sicurezza è necessario rialzare un argine lo si dovrebbe fare compiendo un passo verso la realizzazione del parco e non compromettendone la qualità con un simile scempio.

Considerando quindi prioritario il progetto per la realizzazione del parco fluviale (anche se ciò avverrà a medio o lungo termine), abbiamo rappresentato nello schema sottostante: 1 – l’intervento in corso di realizzazione, 2 – una soluzione alternativa più attenta allo sviluppo futuro del parco lungo la Dora.

ZUCCA ARCHITETTURA e URBAN ACTIVISM

Questo comunicato è stato diramato alle principali reti di organizzazioni internazionali, attente alla qualità dell'ambiente fluviale urbano (European River Network e International River)

domenica 17 maggio 2009

TURIN CLIMATE SHERWOOD CAMP

Il Turin Climate Sherwood Camp è organizzato dal Cantiere Altro Sviluppo, collettivo di studenti universitari attivisti, per manifestare pacificamente e creativamente il dissenso sul modo di affrontare il tema dell' ambiente del G8 University Summit che si terrà a Torino dal 17 al 19 maggio 2009.Il G8 University Summit vedrà 40 delegati del mondo dell’Università, provenienti solo dai paesi del G8, impegnati in un confronto sui temi della Sostenibilità.Gli studenti universitari accusano il summit di ambire a rappresentare un gruppo di università di serie A per farle divenire partner privilegiati del G8 in una logica di caccia ai finanziamenti; di essere fermi ad una definizione di sostenibilità ambientale esclusivamente finalizzata alla crescita economica, non riconoscendo i limiti fisici del Pianeta e le diseguaglianze sociali nell’accesso alle risorse; di abbracciare una fede totale nelle soluzioni tecnologiche e finanziarie per i problemi ambientali, spesso espressione di perverse logiche di mercato; di avere come obiettivo "la formazione di decision-makers esportatori di conoscenze scientifiche e tecnologiche per la soluzione di problemi ambientali globali" - dimenticando il dovere primario dell’università nella diffusione della cultura della sostenibilità e della coscienza di una grave questione ambientale. Il Camp è un eco-campeggio in città formato da circa un centinaio di tende servite di raccolta differenziata, tre compost-toilette e una ciclofficina. La cucina possiede un forno solare e le stoviglie sono di latta o di ceramica.
Nel corso dei tre giorni di campeggio saranno discussi tutti i principali temi che riguardano l' ambientalismo e l' eco-sostenibilità attraverso workshop tematici dimostrando che l’ecologia è un tema che riguarda tutti e che va studiato e applicato anche solo a partire da un eco-campeggio.

venerdì 27 marzo 2009

GLI AMMINISTRATORI PUBBLICI VANNO IN BICICLETTA?

Il 28 ottobre 2008 abbiamo pubblicato il post "Amministratori pubblici in bicicletta” invitando il sindaco di Torino ad inforcare la due ruote e dare il buon esempio.
Il 12 marzo leggiamo increduli sulla Stampa: "Bici blu al posto delle auto. Un modo per dare sia un bel colpo di spugna al bilancio - ormai esangue, di Palazzo Civico - eliminare un po' di auto dal centro cittadino e, di conseguenza, abbattere l'inquinamento. (…) una svolta ecologica agli spostamenti della squadra Chiamparino e imitare così l'esempio di citta' meno grandi e piu' a misura d'uomo tipo Modena o Pordenone. E così, entro un mese, nel cortile di Palazzo civico accanto ad una schiera di auto blu sempre meno folta troveranno posto le "bici blu" che saranno a disposizione degli assessori più virtuosi e sportivi". (vedi: Emanuela Minucci, Gli assessori comunali salgono sulla bici blu, in "La Stampa", giovedì 12 marzo 2009).

Sembra un buon inizio per migliorare, incrementare e soprattutto legittimare la ciclabilità torinese. Siamo felici e non resta che fare i complimenti.
.....ma attenzione, da oggi ci auguriamo di incontrare assessori in bici, armati di taccuino per registrare le tante carenze della rete ciclabile!
vi teniamo d’occhio!

venerdì 13 marzo 2009

ORTI URBANI UNIVERSITARI

Negli spazi verdi delle sedi universitarie di Torino stanno nascendo numerosi e variegati orti urbani coltivati e gestiti autonomamente dagli studenti. Le funzioni degli orti urbani universitari sono molteplici: dall'autoproduzione di ortaggi, alla diffusione della consapevolezza del cibo a kilometri zero, all'integrazione sociale e culturale fra studenti e la comunità che li circonda, senza dimenticare un po' di attività fisica e svago all'aperto.

Il gruppo di Azione Locale per l’Agenda 21 e l’associazione Muovi Equilibri organizza il Workshop Orti urbani Universitari per la promozione degli orti e per gettare le basi per un progetto universitario allargato. Il workshop si svolgerà nella residenza universitaria di Villa Claretta a Grugliasco il 16 marzo prossimo a partire dalle ore 18.00.


facebook

venerdì 20 febbraio 2009

LA CICLOFFICINA




















La Ciclofficina di Torino è uno spazio attrezzato dove è possibile riparare la propria bicicletta ad un costo molto contenuto, solitamente poco superiore a quello dei ricambi, grazie al proprio impegno personale e alla collaborazione con gli altri. L'attività di riparazione non ha finalità di lucro, ma permette a tutti, anche a chi ha risorse economiche limitate, di disporre di un mezzo economico, ecologico e affidabile quale è la bicicletta. La Ciclofficina propone corsi di autoriparazione di camere d’aria, sistemazione dei freni e del cambio, raggiatura e centratura ruote e restauro biciclette.
Oltre a punto di incontro e di scambio per i ciclisti cittadini è anche centro di promozione e incentivazione di una mobilità urbana sostenibile attraverso iniziative e manifestazioni di sensibilizzazione dell’uso della bicicletta come mezzo di trasporto. La cilcofficina, gestita dall’associazione Muovi Equilibri, in questo periodo è ospitata nell’aula occupata 1M del Politecnico di Torino in via Boggio 71 ed è aperta il sabato dalle 15,00 alle 19,00.

mercoledì 28 gennaio 2009

CRITICAL MAP TORINO

Critical Map è un progetto di "ciclocartografia partecipata" costituito da una piattaforma comune che permette ai ciclisti di segnalare attraverso una mappa interattiva quali sono i problemi ciclabili delle città italiane.

La Critical Map di Torino è molto utilizzata dai ciclisti cittadini con segnalazioni di nuove piste ciclabili, suggerimenti di percorsi migliori da percorrere, zone da evitare, piste con problemi o con lavori in corso, segnalazioni di fontanelle per dissetarsi, venditori e riparatori di biciclette, punti wifi liberi... Non mancano giustamente le lamentele e le proteste, ma neanche le buone notizie (ovviamente rare), oltre a curiosità e manifesti per una cultura ciclabile. Insomma tutte le informazioni utili e preziose per la sopravvivenza su due ruote in città.

“E’ uno strumento per promuovere un'idea di mobilità sostenibile che ha al suo centro la bicicletta fornendo una rappresentazione della città ideale, di come dovrebbe essere per venire incontro alle nostre esigenze di mobilità.”

sito ufficiale

lunedì 8 dicembre 2008

TRAFFIC KILLS TORINO

Traffic Kills è un’eco community che “si occupa di tutti i fattori che stanno degradando il nostro ambiente. Mira a migliorare le abitudini della gente attraverso cambiamenti sostenibili, creando una massa critica in grado di orientare il progresso umano verso uno sviluppo sostenibile”. Utilizzando la piattaforma on line di Meetup, la community si organizza in reti locali consentendo ai membri di condividere le idee trasformandole in iniziative concrete.
A Torino Traffic Kills ha individuato l’attraversamento pedonale di piazza Statuto come uno dei punti più pericolosi della città e il 1 marzo 2008, circa 100 persone per 10 minuti hanno semplicemente attraversato le pericolose strisce pedonali bloccando e congestionando il traffico. Azione intelligente, totalmente ignorata dai torinesi, ma non dai londinesi che, ispirati da Torino, hanno ripetuto l’azione il 6 dicembre.

Ma è con il progetto del Free bus che Traffic Kills è riuscito a farsi sentire e ad ottenere una grande vittoria. Nella primavera 2008 Traffick Kills ha organizzato una serie di bus gratuiti per collegare i principali punti del nightclubbing torinese il sabato sera, sopperendo in parte alla mancanza del servizio pubblico urbano notturno. Il progetto è stato finanziato dagli stessi locali notturni serviti dalla navetta, fornendo un servizio sicuro di mobilità ai giovani che hanno usufruito in massa i bus. Il grande successo dell’iniziativa ha spinto gli Enti pubblici ad attivare in tempi brevi il GTT Night Buster, un servizio di trasporto pubblico notturno con 10 linee, attivo nei week-end dei mesi estivi di luglio e agosto.
Finalmente una “good news” anche per gli attivisti!

La prossima azione di Traffic Kills Torino è previsita per il 14 febbraio 2009.

martedì 28 ottobre 2008

AMMINISTRATORI PUBBLICI IN BICICLETTA

I politici locali devono dare l’esempio per la mobilità del futuro


Ma che fortuna signor sindaco! Lei è uno dei pochi torinesi che può andare a lavorare in bicicletta percorrendo solo piste ciclabili! Lei lo sa bene, glielo avrà detto sicuramente l’assessore alla viabilità, la maggior parte dei cittadini che usano la bicicletta come mezzo di trasporto per recarsi sul luogo di lavoro, non hanno la fortuna di incontrare neanche un pezzetto di pista ciclabile e rischiano quotidianamente la vita sulle strade di Torino. E lei, abitando in piazza Vittorio, può invece percorrere le nuove piste ciclabili del centro per raggiungere il Palazzo di Città! Si, si, proprio quelle che qualcuno, non si sa con quale lungimiranza, vuole chiudere, oltretutto sostenuto dal quotidiano locale (vedi: Emanuela Minucci, Grane ciclabili, in <<La Stampa>>, domenica 19 ottobre 2008).
Ovviamente i pezzi di pista ciclabile non sono connessi tra loro e quindi si troverà all’improvviso in mezzo alla strada, magari in un groviglio di rotaie del tram, ma sicuramente troverà il modo di arrangiarsi, come del resto si da per scontato facciano i ciclisti torinesi. Forse dovrà fare anche attenzione agli incroci, perché nessuno le darà la precedenza, inoltre dovrà subire le “rasette” delle automobili che la sfioreranno vertiginosamente. Quando incontrerà l’immancabile automobile parcheggiata sulla pista ciclabile, dovrà coraggiosamente passare sulla sede stradale rischiando di essere travolto dagli automobilisti spesso, non si capisce perché, ostili col ciclista. In alternativa potrà salire sul marciapiede, ma nel qual caso dovrà fare attenzione ai vigili urbani i quali sceglieranno di dare la multa a lei piuttosto che alla macchina parcheggiata sulla pista ciclabile.
Beh, certo, il tutto è un po’ pericoloso e stressante, ma vuol mettere quale esempio darebbe? Lei, che come tutti vuole la Torino del futuro ecologica e sostenibile! Magari potrebbe contagiare anche gli altri amministratori locali ad usare un mezzo alternativo per andare a lavorare. E’ possibile che se cominciaste a rischiare anche voi la vita sulle piste ciclabili, magari vi verrebbe in mente di progettarle in maniera un po’ più sensata, di renderle sicure, di connetterle tra loro e, di farle rispettare.

Non resta che augurarle buona pedalata, dispensandole un ultimo consiglio, si ricordi di indossare il casco, non vorremmo mai leggere un articolo su La Stampa: <<Sindaco muore sulle piste ciclabili>>!

Con affetto,
Strale

MASSA CRITICA TORINO


Critical Mass è un raduno spontaneo e autogestito di centinaia di ciclisti che, sfruttando la forza del numero (massa), invadono le strade normalmente usate dal traffico automobilistico. Se la massa è sufficiente (ovverosia critica), il traffico non ciclistico viene bloccato anche su strade di grande comunicazione.
Nato a San Francisco nel 1992 e diffusosi velocemente conquistando più di cento città in almeno quattordici paesi, Critical Mass è un chiaro gesto di protesta che rivendica l'utilizzo di mezzi alternativi all'automobile per contrastare la diffusione del traffico e dell’inquinamento, e per porre le basi della mobilità del futuro ecologica e sostenibile.
A Torino, Massa Critica, è particolarmente attiva, sempre aggiornata e in prima linea per le battaglie a sostegno della ciclabilità della città. Nelle ultime settimane, per esempio, è stata l’unica voce critica e di dissenso verso la proposta di abolizione delle nuovissime piste ciclabili del centro. In due giorni di protesta, hanno invaso in massa le piste ciclabili incriminate, dimostrando che non sono da abolire, ma da migliorare e soprattutto da far rispettare, ricordando a tutti i detrattori che la mobilità ecologica e sostenibile è segno di civiltà oltre che di buon senso.

Massa Critica Torino si trova ogni primo sabato del mese alle ore 16,00 e ogni terzo giovedì del mese alle ore 21 in piazza Palazzo di Città.

sito ufficiale immagini facebook

mercoledì 22 ottobre 2008

IL MARE A PORTA NUOVA



A Torino, nei prossimi anni, la stazione ferroviaria di Porta Nuova perderà la sua utilità a causa della nuova linea ferroviaria interrata e risulterà tagliata fuori dal percorso dei treni in quanto nasceranno nuove e altre stazioni. In questo modo lo scalo di Porta Nuova con un’area di 200.000 metri quadrati di binari e’ in attesa di nuove destinazioni d’uso. I progetti ufficiali prevedono la trasformazione della stazione in un centro commerciale e l’edificazione di residenza nell’area occupata oggi dai binari.

Nel 2006 l’architetto torinese Maurizio Zucca propone un progetto di riuso dell’estesa zona di Porta Nuova: portare un po’ di mare a Torino con un bacino d’acqua balneabile al posto dei binari dismessi e trasformare il prezioso edificio di Porta Nuova in stazione termale, per offrire bagni caldi nel lungo periodo invernale.

In questi anni il progetto ha incontrato il consenso di migliaia di torinesi unitisi in un comitato sostenitore, ascoltato da tutte le testate giornalistiche locali e nazionali (e qualcuna internazionale), da radio e case editrici.


E’ un peccato che gli unici a ignorare, a non rispondere alle lettere aperte e a far finta di niente, fino a rendersi ridicoli, siano proprio gli amministratori cittadini.


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